Realizzarsi al massimo delle potenzialità. Giorno dopo giorno, Monica accompagna Davide in questo percorso personale di scoperta e sviluppo delle proprie abilità.  

Un cammino intrapreso anni fa, in salita e non privo di ostacoli: "I primi due anni, Davide arrivava al Centro chiedendo di andare via. Tanta la paura di uscire di casa e la sua rassegnazione rispetto a ciò che gli era o non era possibile fare. Insieme, abbiamo esplorato quanti più modi possibili per affrontare le difficoltà e andare oltre la disabilità."

Vedere Davide per quello che è e non per quello che ha. Le attività che si svolgono tutti i giorni al Centro sono state il motore del cambiamento, l'opportunità per fare spazio alle capacità e immaginare nuove strategie per la quotidianità: "Quando l'ho conosciuto tendeva a rinunciare e a non lasciarsi coinvolgere, adesso Davide è protagonista della sua vita in prima persona: dipinge, suona, recita, partecipa al laboratorio di assemblaggio. Dove prima c'erano solo urla, adesso ci sono alcuni dei sorrisi più belli."

Sentirsi parte di qualcosa spinge Davide a migliorare: "Non vede l'ora di uscire e stare tutti insieme, e questo ha influenzato positivamente anche la voglia di aumentare i suoi livelli di autonomia. A causa della sua paraplegia congenita, Davide ha difficoltà nel compiere anche piccoli gesti, come portare le posate alla bocca. Vorrebbe tanto mangiare da solo e stiamo cercando di capire quali risultati possiamo raggiungere insieme e quali ausili sono più adatti a lui."

Questa è la storia di Monica al Centro, che con il suo lavoro aiuta Davide tutti i giorni. Con il tuo sostegno, può fare sempre di più e meglio. Puoi garantire gli strumenti e le attività indispensabili per far sì che il loro percorso continui. 

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